Premi 2021


PREMI GIURIA TECNICA

GIURIA LUNGOMETRAGGI
Thomas Bertacche, Direttore artistico Far East Film Festival

Elisa Marchesini, Direttrice Vittorio Veneto Film Fest

Federico Sartori; Produttore e distributore Exit Media

 

Miglior lungometraggio
POZZIS, SAMARCANDA

Stefano Giacomuzzi • Italia • 2021 • 86’
Per la freschezza e il senso di avventura che rappresentano l’essenza stessa del fare cinema, per il coraggio di mettersi in gioco, per esser capace di mantenere la lucidità nel doppio ruolo di regista e spalla del protagonista. “Pozzis, Samarcanda” è in tutto e per tutto un viaggio di iniziazione per l’autore che ci restituisce una meravigliosa umanità, un ritratto cinematografico autentico, lontano da ogni compiacimento.

 

Menzioni speciali
NOCTURNAL

Nathalie Biancheri • Regno Unito • 2019 • 86’
“Nocturnal” ci porta nello Yorkshire, magnificamente fotografato dal polacco Michal Dymek, indagando sui confini dell’amore. Nathalie Biancheri riesce a raccontare l’avvicinamento e la scoperta reciproca di uomo di 35 anni ed un’adolescente, aiutata dalle bellissime recitazioni di Cosmo Jarvis e della giovanissima Lauren Coe. Con una capacità di messa in scena e di scelte coraggiose, come ad esempio girare il film in 4/3, sorprendente per un’opera prima.

TOPRAK
Sevgi Hirschhäuser • Turchia • 2020 • 105’
Per la capacità di raccontare una storia d’addio in un luogo dove si diffonde il degrado della vita rurale. Tutte le immagini, con inquadrature a campo lungo, catturano la poesia dello splendido scenario del Villaggio. Restano indimenticabili i volti dei protagonisti, la capanna solitaria dove vivono e la polverosa strada di una campagna deserta dove vendono i loro melograni. La colonna sonora basata su violino, violoncello e pianoforte accompagna la sensazione dolorosa, raggiungendo i conflitti intervallati dal silenzio.

 

 

GIURIA DOCUMENTARI

Paola Gallo, Musicologa

Livio Meo, Cineforum Labirinto

Annamaria Sartor, Direttrice Asolo Art Film Festival

 

Miglior documentario
L’UOMO DELLE CHIAVI, SULLA VECCHIAIA
Matteo Sandrini • Italia • 2020 • 44’
Con il film “L’uomo delle chiavi, sulla vecchiaia” ci troviamo di fronte, inaspettatamente, ad un vero e proprio inno alla vita perché, anziché trovare un anziano che attende sconsolato che arrivi la morte, troviamo un’anima ricca di una saggezza antica, semplice e allo stesso tempo straordinariamente profonda. Nella sua quotidianità, il protagonista mostra come egli vive a pieno la sua vita: tramandando il proprio sapere agli altri, dipingendo, camminando tra la natura in montagna, amando oblativamente (liberamente e senza aspettare contropartite), semplicemente fantastico. Vari criteri di giudizio tecnici sull’opera, seppure di indubbia qualità, diventano meno significativi di fronte all’armonia e alla potenza che sprigiona questo messaggio che diventa assolutamente trasversale per tutte le età.

 

Menzioni speciali
LA PATENTE
Giovanni Gaetani Liseo • Italia • 2019 • 41’
Per la delicata impresa di osservare e raccontare, con semplicità e profondità, il sogno di un ragazzo conosciuto tra i silenzi e i rumori della natura e di cui si diventa, con il passare dei minuti, affascinati compagni di viaggio e spontanei sostenitori. “La patente” è un’opera preziosa, genuina e capace, fin dalla prima inquadratura, di trasportare con grande naturalezza lo spettatore in un mondo in apparenza così lontano dal nostro vissuto.

ISLAM DE CUBA
Marzia Rumi • Italia • 2020 • 56’
Si ritiene che “Islam de Cuba” meriti la menzione speciale della Giuria dell’Edera Film Festival perché il lavoro ha in sé grande forza e coraggio nel proporre un tema totalmente nuovo e di cui spesso, nell’immediato futuro, risentiremo ancora molto parlare: la ricerca della spiritualità in ambienti che non sono stati storicamente educati a farlo. La ricerca della bellezza coloristica dell’immagine si accompagna ad una narrazione semplice, ma profondamente vissuta dai protagonisti. Essi sono messaggeri ed artefici di un futuribile modo di vivere in cui l’anima dell’uomo assumerà nuovi connotati sociali, civilmente rispettosi della vita. Tutti gli accessori visivo-sonori sono scelti con il buon gusto dell’eleganza minimale e la capitale Avana oltre al paesaggio dell’isola di Cuba diventano simboli metaforici dell’unione tra la fotografia del presente ed il ricordo visivo di un paesaggio urbano stratificatosi nel passato.

 

 

GIURIA CORTOMETRAGGI

Bartolo Ayroldi, Direttore artistico Fiati Corti

Maria Di Razza, Regista

Adolfo Valente, Fotografo

 

Miglior cortometraggio
NOVEMBER 1ST
Charlie Manton • Regno Unito • 2019 • 24’
Una madre si mette in viaggio per assistere all’esecuzione capitale dell’assassino del proprio figlio, unitamente all’altra figlia. Basterebbe questo per rendere tutta l’enorme drammaticità della trama di questo cortometraggio. Con un tema così, poteva essere facile scivolare nel melodrammatico ed invece la sceneggiatura, perfettamente supportata da una regia rigorosa, essenziale, perfetta in ogni singola inquadratura, riesce a scavare nell’animo dei personaggi con forza e con precisione chirurgica, senza mai cedere alle lusinghe del sentimentalismo. La stessa protagonista non indulge ad alcun facile pietismo: anzi, non fa nulla per accattivarsi le simpatie dello spettatore, con i suoi scatti di nervosismo, la sua scontrosità verso tutti, compresa l’altra figlia. Solo nella straordinaria scena finale, quando prima di varcare la soglia del penitenziario si volta indietro, quasi a cercare un supporto che invece non può ricevere da nessuno, dimostra – solo con lo sguardo – tutta la sua fragilità e la sua devastazione interiore. Il risultato è un film potente, che coinvolge ed emoziona e che non può lasciare indifferenti. La recitazione, in particolare ovviamente quella della protagonista, la madre, è superlativa. La scelta, anche questa coraggiosa, di girare il film senza supporto musicale è una ulteriore dimostrazione delle capacità dell’autore, in quanto sceneggiatura, regia e recitazione riescono a non farne sentire la necessità. In definitiva, una prova di bravura, che ha portato all’assegnazione del primo premio all’unanimità.

 

Menzioni speciali
STICKER
Georgi M. Unkovski • Macedonia del Nord • 2019 • 18’
Un’opera che mette in luce la disumanizzazione di una società burocratica, corrotta e persecutrice in cui l’individuo non può che soccombere ed è costretto a scegliere tra la responsabilità di cittadino e la responsabilità genitoriale. Una storia senza luogo e senza tempo che Unkovski dipana abilmente sul sottile filo tra il dramma e la commedia, non risultando mai forzato, ma sempre credibile, ottenendo un efficace esito narrativo.

MA PLANÈTE
Valéry Carnoy • Belgio • 2018 • 24’
Il grande corpo di un goffo e maturo fornaio cattura l’attenzione di una giovane fotografa contemporanea, che lo trasformerà nel protagonista di una mostra fotografica. Questo il tema centrale di un delizioso lavoro, con una inaspettata evoluzione, molto ben girato e interpretato, che ci restituisce l’autenticità di una storia del tutto improbabile, operazione che solo il cinema d’autore – talvolta – riesce a fare. La giuria decide quindi di dare una menzione speciale a quest’opera pregevole, per la delicatezza dei toni e per l’originalità della messa in scena.

 

PREMI SPECIALI

PREMIO ROTARY CLUB TREVISO TERRAGLIO
Destinato a premiare un giovane regista che abbia realizzato un film “cortometraggio” su una rilevante tematica sociale

I passi per la vita
Simone Pazienza • Italia • 2019 • 16’

 

PREMIO FONDAZIONE BENETTON STUDI RICERCHE
Paesaggi che cambiano

Movida
Alessandro Padovani • Italia • 2020 • 68’

 

PREMIO AIDDA – ASSOCIAZIONE IMPRENDITRICI E DONNE DIRIGENTI D’AZIENDA
Assegnato alla miglior regista donna

Nocturnal
Nathalie Biancheri • Regno Unito • 2019 • 86’

 

 

PREMI GIURIA POPOLARE

  • Miglior Lungometraggio: “Nocturnal” di Nathalie Biancheri (Regno Unito, 2019);
  • Miglior Documentario: “La Napoli di mio padre” di Alessia Bottone (Italia, 2020);
  • Miglior Cortometraggio“Sticker” di Georgi M. Unkovski (Macedonia del Nord, 2019).